Editor

Assange Court Report 18 settembre – Sessione pomeridiana

Assange Court Report 18 settembre – Sessione pomeridiana

La deputata americana Dana Rohrabacher offrì ad Assange la grazia presidenziale completa

Un membro del Congresso degli Stati Uniti ha offerto a Julian Assange la grazia se fosse stato disposto a citare la fonte dei documenti che WikiLeaks ha pubblicato durante le elezioni presidenziali del 2016, secondo quanto affermato durante l’udienza per l’estradizione del fondatore di Wikileaks.

In una dichiarazione scritta, l’avvocato Jennifer Robinson ha detto di aver partecipato a un incontro nell’agosto 2017 con Assange, l’allora deputata americana Dana Rohrabacher e lo scrittore conservatore Charles Johnson all’ambasciata ecuadoriana a Londra. Durante questo incontro ad Assange è stata fatta un’offerta di grazia presidenziale completa se avesse detto pubblicamente che la sua fonte di documenti del Partito democratico americano non era la Russia.

Assange ha rifiutato l’offerta perché secondo l’etica di WikiLeaks le fonti non devono essere rivelate.

Non si trattava di un’informazione nuova, essendo stata riportata dai media e menzionata durante le prove preliminari del caso, tuttavia oggi è la prima volta che l’offerta di grazia è stata presentata come prova giurata davanti a un tribunale.

Nuova è stata anche la risposta dell’avvocato del governo degli Stati Uniti, James Lewis QC, che ha detto alla corte che il governo ha accettato che l’incontro fosse importante e che l’offerta fosse stata fatta, ma ha affermato “non ne accettiamo la veridicità”. In altre parole, l’offerta era stata fatta, ma senza che il presidente Trump ne fosse a conoscenza o l’avesse autorizzata. L’accusa ha quindi rifiutato di controinterrogare la signora Robinson sulla questione.